American Manganese Inc., grazie al suo processo di riciclaggio avanzato e brevettato dei catodi delle batterie agli ioni di litio (RecycLiCo™), è lieta di annunciare di aver firmato un memorandum d’intesa (MOU) con Italvolt SpA, la prima Gigafactory italiana di batterie e una delle più grandi in Europa, per sviluppare un impianto di riciclaggio commerciale accanto alla Gigafactory di Italvolt prevista a Scarmagno, Italia.
American Manganese e Italvolt collaboreranno per riciclare il materiale catodico di scarto delle batterie agli ioni di litio utilizzando il processo brevettato RecycLiCo ™. American Manganese e Italvolt ritengono che il Memorandum d’intesa rappresenti una risposta strategica al regolamento sulle batterie proposto dalla Commissione europea il 10 dicembre 2020. L’iniziativa del regolamento sulle batterie fa parte del nuovo piano d’azione sull’economia circolare che mira a garantire che le batterie immesse sul mercato europeo siano sostenibili e sicure per tutto il loro ciclo di vita. Ciò significa usare batterie prodotte con il più basso impatto ambientale possibile, il che include alti tassi di riciclaggio di materiali preziosi come litio, nichel, cobalto e manganese.
“Siamo molto entusiasti della collaborazione con American Manganese. Abbiamo già avviato il processo di ingegneria per integrare l’impianto di riciclaggio all’interno della Gigafactory. L’utilizzo dell’innovativa tecnologia circolare che hanno sviluppato è un grande passo avanti che permetterà a Italvolt di produrre le batterie più verdi del mondo”, ha detto Lars Carlstrom, Fondatore e CEO di Italvolt.
“Italvolt è una Gigafactory di nuova generazione che mira a promuovere una sostenibilità competitiva in Europa affrontando le questioni sociali, economiche e ambientali relative alle batterie agli ioni di litio”, ha detto Larry Reaugh, Presidente e CEO di American Manganese. “Siamo entusiasti di far parte della loro iniziativa e di collaborare attraverso la strategia di riciclaggio integrata verticalmente Italvolt-RecycLiCo per promuovere un’economia circolare e climaticamente neutrale.”